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Le caratteristiche del legno per il parquet

La scelta del parquet dipende dal tipo di utilizzo cui è destinato: una cucina, un ambiente commerciale di grande passaggio, un salone grande, uno studio piccolo e così via.

Si devono, quindi, tenere in considerazione le caratteristiche morfologiche dei differenti tipi di legno: durezza e stabilità saranno i criteri di selezione fondamentali.


Stabilità

Le condizioni climatiche, ambientali e il tasso di umidità accentuano la tendenza del legno a modificarsi. La stabilità, quindi, è fondamentale in caso si decida di posare il parquet in ambienti umidi come i bagni. In tal caso, si richiede un legno con un grado alto di stabilità; sconsigliati sono, invece, parquet molto duri e nervosi, come il faggio e l'olivo, la cui fibra reagisce eccessivamente all'acqua.

Per ambienti soggetti a forti variazioni di temperatura, ad esempio con riscaldamento a pavimento, è consigliato utilizzare parquet con un grado medio di stabilità. Per tutti gli altri ambienti si può scegliere qualsiasi parquet indipendentemente da questo fattore.


Durezza

Le varie essenze legnose hanno caratteristiche diverse di resistenza all'usura, cioè di durezza.

In generale, tutte le specie legnose destinate a pavimentazioni presentano buoni coefficienti di durezza, ma è importante considerare la destinazione d'uso della pavimentazione.

Nel caso di ambienti soggetti a caduta frequente di oggetti pesanti, ad esempio la cucina, o se si hanno in casa animali domestici, è conveniente scegliere un parquet ad alta resistenza, come il doussiè, o l'iroko. Per tutti gli altri ambienti, compresi quelli soggetti a frequente passaggio, come ingressi, o uffici, è sufficiente una durezza media, come quella del rovere, del noce o del ciliegio.

Per i contesti meno trafficati, si può optare per qualsiasi tipo di essenza.


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